
Partiamo da piazza Gavazzi la piazza del baco birichino sul quale i bambini amano stare a cavalcioni. Seguiamo il filo che parte dalla bocca del baco e che ondeggia per tutta via Balconi e arriviamo in piazza Repubblica dove una scultura di Nado Canuti evoca la trasformazione del baco in bozzolo e crisalide.
Percorriamo via Roma e arriviamo in piazza Matteotti.. Accanto alla nuova fontana, diventata punto d'incontro dei cernuschesi, troviamo uno splendido gelso di 130 anni a ricordare i bachi ghiotti dei suoi frutti.
Percorrendo via Garibaldi raggiungiamo piazza Padre Giuliani e, seguendo il suo filare di gelsi, arriviamo nel salotto delle grandi occasioni: piazza Unità d'Italia sulla quale si affaccia la maestosa Villa Greppi appena ristrutturata. Insieme ai gelsi che ricordano il nostro passato, qui troviamo la Tuba Mirum, una scultura di Arman, maestro del nouveau réalisme francese, le cui opere sono esposte a Parigi, Berlino, New York.
Il Ponte Levatoio
Costruzione moderna che ricorda gli accessi ai vecchi castelli medievali, il ponte levatoio è costruito in ferro e legno e collega le due sponde del Naviglio nella zona est di Cernusco al confine con Cassina dé Pecchi.
Permette l'accesso al Parco Azzurro dei Germani e di raggiungere in tutta sicurezza, sia a piedi che in bicicletta, la stazione della metropolitana di Villa Fiorita, la zona industriale e il quartiere Alari. Il suo movimento permetterà la navigazione del Naviglio della Martesana per un ampio tratto.
Il Diorama dei Navigli E' una grande rappresentazione (oltre 40 metri di diametro) in scala 1:1.800 della rete delle strade azzurre del milanese. I fiumi e i canali sono realizzati in pietra originale e sono percorsi dall'acqua come nella realtà. Grazie a una tribuna con sessanta posti a sedere su quattro gradinate, i visitatori godranno di una suggestiva visione dall'alto del diorama. Il diorama non è solo visibile, ma anche fruibile dagli studenti che con modellini di barche potranno simulare il trasporto delle merci via acqua, effettuato con barconi da trasporto fino agli anni 50
Il Masso Erratico Per ricordare da dove nasce il Naviglio è stato posizionato nel parco un enorme masso erratico proveniente dalla Valtellina, da dove nasce il fiume Adda. Il Masso è alto 4,5 metri e pesa più di 40 tonnellate ed è diventato già uno dei simboli del parco.
L'Osservatorio astronomico
Inserito nel verde delle sponde del Naviglio al confine con Vimodrone, l'osservatorio astronomico "Gabriele Barletta" è una modernissima costruzione che permette l'osservazione astronomica attraverso un telescopio costituito da un principale a specchio con diametro da 30 cm. e un secondario a lente con diametro da 12 cm..

La sala sottostante è attrezzata per trasmettere in diretta la rappresentazione video dell'osservazione o, in caso di cattivo tempo, la trasmissione di lezioni teoriche di simulazione del cielo di Cernusco.
Villa Alari Nel 1776 l'Arciduca Ferdinando d'Asburgo tentò di comprarla, ma le trattative con il Conte Giacinto Alari non andarono a buon fine e l'arciduca si consolò costruendo la Villa Reale di Monza. Il prestigio di questa Villa Storica è indiscutibile, è certamente la Villa più importante di Cernusco che unisce imponenza a ricercatezza stilistica. Il disegno architettonico è di Giovanni Ruggeri, 1703, e poggiava originariamente su una lunga spianata che proseguiva oltre il Naviglio. La fama della Villa è in buona parte affidata agli affreschi del piano terra e del piano nobile.
Villa Biancani Greppi
La Villa Biancani Greppi, seconda per ampiezza e imponenza solo a Villa Alari, mantiene ancora il disegno e i caratteri originari: la sua costruzione, frutto di diversi rimaneggiamenti successivi, risale al vecchio nucleo del 1685. Oggi è sede del comune.
Villa Carini Gervasoni Acquistata intorno alla metà dell'ottocento da Vincenzo Carini, fu trasformata in una delle principali filande locali che, insieme alla Filanda Gavazzi (oggi in ristrutturazione per diventare una struttura museale), rappresenta un'importante testimonianza del fiorente settore tessile di quel periodo. Risalgono a quegli anni la cancellata ornata da gigli stilizzati e le tracce dell'ormai scomparsa ruota idraulica lungo il Naviglio che serviva a pompare l'acqua necessaria alla filanda. Negli anni 50 fu trasformata in sede amministrativa dell'Ordine Fatebenefratelli